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Appello del Tavolo Nazionale Fermiamo la Moratti Per costruire insieme una scuola di qualitàIn questo mondo globale dove la concentrazione delle ricchezze e l'accentramento delle decisioni stanno provocando, per il sempre più soffocante intreccio tra economia e politica, la crisi della democrazia e della partecipazione, l'aumento delle disuguaglianze, dell'impoverimento e dei conflitti; dove le relazioni economiche e sociali sono interamente asservite all'idea liberista e privatistica del mercato, il lavoro è concepito solo come una variabile precaria e l'esistenza stessa risulta dominata da una dimensione di crescente insicurezza; dove si è scoperto che la conoscenza è una risorsa inesauribile e la scienza è subordinata all'innovazione tecnologica per produrre brevetti in proprietà delle multinazionali; dove l'accesso all'informazione e alla conoscenza potrebbe essere una grande opportunità per tutti, ma fino ad oggi appare come un'opportunità perduta e diventa un privilegio fonte di discriminazione sociale; dove le società opulente vedono la crescita dell'atomizzazione individualistica accompagnata dalla crisi dei corpi intermedi e dei “luoghi pubblici”; dove le emergenze ambientali e sociali investono la vita di tutti i giorni; dove i confini e le distanze cambiano di significato; dove tante culture diverse hanno più possibilità di prima di incontrarsi e contaminarsi, ma di fatto si generano ovunque divisioni e conflitti; dove il futuro per la prima volta, e soprattutto per gli adolescenti, appare come una minaccia per molti e non più una speranza di miglioramento per tutti. In questo mondo dove il globale è il locale senza muri dove la costruzione di identità individuale e collettiva si misura con un sistema di relazioni sempre più aperto e complesso; dove la partecipazione e l'impegno nel proprio territorio possono trovare nuova linfa; dove il rapporto con il vicino consente di comprendere processi globali; dove la valorizzazione delle risorse locali apre nuove prospettive di sviluppo economico, sociale e culturale; dove il cambiamento degli stili di vita e la cura delle relazioni sociali può contribuire al risanamento del Pianeta; dove le logiche della privatizzazione a oltranza e la cura del bene comune si presentano nel loro irriducibile antagonismo; dove la scuola appare come l'unico luogo pubblico in cui si cresce e si apprende con gli altri; dove l'analfabetismo di ritorno e l'analfabetismo scientifico cominciano ad incidere sulla coesione sociale di un Paese industrializzato. In questo mondo, noi pensiamo che
In questa prospettiva la scuola pubblica svolge un ruolo fondamentale e decisivo per far crescere la consapevolezza individuale e collettiva delle sfide in campo, nonché la capacità del Paese di misurarsi con i nuovi scenari e di contribuire allo sviluppo della pace, della democrazia e della sostenibilità ambientale a livello internazionale. Per essere un Paese capace di futuro c'è bisogno di
Per conseguire questi obiettivi pensiamo che sia indispensabile
Per costruire insieme una scuola di qualità intorno a questi elementi, occorre liberare il campo dai danni provocati dal governo di centro destra, abrogando innanzitutto la riforma Moratti, e coinvolgere le scuole e la società civile in un grande processo organizzato di riflessione, condivisione e partecipazione per restituire alla scuola pubblica italiana il suo ruolo di risorsa fondamentale per il presente ed il futuro del Paese. Febbraio 2006 |