Appello del Tavolo Nazionale Fermiamo la Moratti
per il ritiro immediato del Decreto Legislativo sul secondo ciclo
Al prof. R. Prodi
Ai parlamentari eletti nelle liste dell'Unione
Ai responsabili scuola dei partiti dell'Unione
Fermate subito il Decreto legislativo 226/'05
Ci sono casi in cui il semplice trascorrere del tempo determina il compimento di fatti che non si condividono e che anzi si vogliono fermare.
Il Decreto Legislativo n. 226/'05 di attuazione di quanto previsto dalla legge 53/'03 sul secondo ciclo, prevede che il nuovo assetto duale, costituito da licei statali da una parte e dal sistema di istruzione e formazione professionale regionale dall'altra, parta dall'a.s. 2007/'08.
Le scuole superiori del paese si ritroveranno, quindi, a settembre prossimo a programmare la propria offerta formativa per l'anno scolastico 2007/08 sulla base di quella normativa.
Nei mesi di novembre e dicembre tale offerta sarà presentata, nelle attività di orientamento, agli studenti e ai genitori delle classi terminali della scuola media, e nel mese di gennaio 2007 le stesse scuole superiori riceveranno le iscrizioni ai corsi, sulla base delle scelte a quel punto decise dagli studenti.
Per questi motivi, rivolgiamo un Appello affinché con l'avvio della nuova legislatura si ritiri immediatamente, prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, il decreto legislativo n. 226/'05, insieme ai Decreti ministeriali che ne costituiscono il corollario, pena la sua attuazione, difficilmente reversibile, vista la strutturazione duale del secondo ciclo lì delineata.
Il mancato ritiro produrrebbe un'inaccettabile e precoce separazione fra giovani adolescenti, ai quali vanno invece garantiti una formazione culturale più approfondita e duratura, livelli più alti d'istruzione e accesso duraturo alla formazione, per essere cittadini consapevoli nella complessa società della conoscenza, e come chiesto in questi anni da uno straordinario movimento che si è opposto alla Riforma Moratti.
La sospensione immediata del decreto è la condizione indispensabile per raggiungere molti degli obiettivi fissati dal programma dell'Unione e per avviare un processo di ricostruzione e rilancio della scuola pubblica di qualità e inclusiva, obiettivo condiviso dalle organizzazioni (associative, sindacali e politiche) e dai movimenti che in questi lunghi cinque anni si sono battuti contro la politica scolastica del Governo di centro destra. Solo così sarà possibile cominciare a realizzare in tempi brevi un processo di cambiamento della scuola veramente condiviso, a partire dall'innalzamento dell'obbligo di istruzione, senza il ricatto di una situazione caratterizzata da misure ispirate ad un'idea di istruzione di segno opposto.
Il Tavolo Fermiamo la Moratti Maggio 2006
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