Seminario
sulla parità
Bologna 27 febbraio 1999 Il dibattito sulla parità, intesa da molti e in modo strumentale come finanziamento delle scuole private, ci sta conducendo a tre aberrazioni:
Allora perché la si finanzia con i fondi del Diritto allo Studio? E poi, come verrà garantito il diritto del genitore che non vuole essere costretto a "scegliere" una scuola di tendenza? Non si può sostenere che l'unico problema per chi è "costretto" a ricorrere alla scuola materna privata sia l'onere della retta. È l'offerta formativa che è diversa, e non può essere sufficiente garanzia di qualità l'aver previsto fra i requisiti necessari per l'accesso ai finanziamenti il riferimento, nel progetto educativo, agli Orientamenti, i nuovi programmi della scuola materna. La Regione Toscana propone per il diritto allo studio 1999 tre miliardi per le scuole private solo perché esistono, due miliardi a quelle scuole d'infanzia comunale che presentano progetti di ampliamento del servizio, e niente alle scuole materne statali: mentre alle scuole statali e comunali si chiede, ed è giusto, una progettualità alta e integrata per attingere ai finanziamenti, alle materne private si erogherebbero sovvenzioni "a pioggia" con evidente "dis-parità". PERLA GIAGNONI
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