torna alla home page 
torna a documenti
 

CORRIERE DELLA SERA

5 settembre 2003

Bonus alle private, interessati oltre 100 mila studenti

Secondo un calcolo non ancora ufficiale, la cifra rimborsata varierà tra i 250 e i 300 euro


ROMA - Una cifra compresa tra i 250 e i 300 euro per ogni figlio. E’ l’aiuto economico che le famiglie dovrebbero ricevere fin da quest’anno come parziale rimborso della retta pagata alle scuole paritarie. Non c’è ancora nulla di ufficiale, i calcoli sono in corso. Tuttavia al ministero dell’Istruzione, anche per mettere fine al balletto delle cifre, si fa capire che il contributo alla fine avrà quel peso. Non accennano a diminuire di tono, intanto, le polemiche contro il decreto Moratti-Tremonti, che stanzia 30 milioni di euro l’anno fino al 2005 a favore di tutti i genitori che hanno iscritto i propri ragazzi alle scuole non statali. Alcune associazioni del mondo della scuola hanno lanciato un appello alla mobilitazione in difesa del diritto all’istruzione e della "scuola di tutti".

Per quantificare l’importo dell’aiuto alle famiglie occorre conoscere con una certa esattezza quanti sono gli studenti che frequentano le scuole paritarie dalla prima elementare al primo anno di secondaria superiore. Il decreto riconosce il diritto a un parziale rimborso delle rette solo per queste classi. Da una prima ricognizione gli aventi diritto ammonterebbero a circa 110 mila.

Bisogna infatti scartare tutte le materne, che costituiscono la fetta più grande delle scuole paritarie. Vanno anche escluse quasi tutte le elementari paritarie perché legate allo stato da una convenzione di parifica. Questi istituti ricevono un contributo annuo pari a 37 milioni di vecchie lire per classe. Le famiglie sono perciò esentate dal pagamento della retta. Le elementari paritarie non parificate, quelle dove si paga la retta, sono appena 200 con circa 30-35 mila bambini. Ammontano a 50 mila gli alunni delle medie paritarie. Il primo anno delle superiori paritarie è frequentato da 25 mila ragazzi.

A questo punto basta dividere lo stanziamento previsto dal decreto Moratti-Tremonti, pari a 30 milioni di euro, per il numero degli aventi diritto al contributo ed ecco che troviamo l’importo cercato: 270 euro. Tuttavia l’approssimazione del conteggio consiglia di mantenersi prudentemente tra i 250 e i 300 euro. Non è moltissimo, ma nemmeno poco. Nel caso di una famiglia con due o più ragazzi, non si tratta certamente di un aiuto da poco. Un altro elemento di incertezza nel calcolo riguarda l’eventuale decisione del ministro di differenziare il "bonus" a seconda del tipo di scuola - questa possibilità è prevista dal decreto - in considerazione della differenza delle rette. L’indicazione della somma esatta nelle prossime settimane sarà comunicata alle famiglie interessate attraverso una lettera firmata dalla Moratti.

Ma il decreto rischia di scaldare il clima nelle scuole alla riprese delle lezioni. Sette associazioni del mondo della scuola vicine alla sinistra hanno lanciato un appello alla mobilitazione contro il "bonus", anche organizzando una manifestazione nazionale. Le associazioni sono Proteo - fare sapere, il Movimento cooperazione educativa, il Centro iniziativa democratica degli insegnanti (Cidi), Legambiente scuola, il Coordinamento genitori democratici, lUnione degli studenti e lAssociazione per la scuola della Repubblica.