ASSEMBLEA NAZIONALE CGD
“PER UNA SCUOLA PUBBLICA LAICA E DI QUALITÀ”
ODG: L'impegno dei genitori per la biblioteca scolastica
In questo momento così drammatico, per le famiglie italiane e per il futuro della cultura, determinato dai tagli indiscriminati alle risorse, intendiamo richiamare con forza l'attenzione e lanciare un appello sul ruolo determinante della biblioteca scolastica.
Ci appelliamo al Manifesto IFLA-Unesco, che recita: “La biblioteca scolastica fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell'attuale società dell'informazione e conoscenza. La biblioteca scolastica offre agli studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l'apprendimento lungo l'arco della vita, di sviluppare l'immaginazione, e li fa diventare cittadini responsabili”.
Queste parole basterebbero da sole ad esprimere con efficacia la grande preoccupazione e la nostra contrarietà a quanto si sta delineando, a causa di politiche improvvide per il mondo della conoscenza, e a dare autorevolezza a quanto stiamo per affermare.
Nel sistema educativo italiano la biblioteca scolastica è già come una “cenerentola”, viene per ultima. Non esiste una normativa in merito, quando negli altri Paesi europei essa viene riconosciuta quale Agenzia formativa, Laboratorio culturale attorno al quale gravitano tutte le attività della scuola. Tuttavia si dà per scontato che ogni scuola ne sia dotata. Ma quando esiste, essa è spesso
luogo/deposito di un patrimonio bibliografico non sottoposto la catalogazione e soggettazione. Inutile: poco fruibile e poco adatta per le attività formative – tranne eccezioni, dovute all'eroica abnegazione di insegnanti votati ad un supplementare sacrificio. Non vi si prevedeno piani di promozione alla lettura, che sono delegati alla buona volontà dei singoli. Tante volte essa ha un semplicistico ruolo “supplementare” finalizzato ad ospitare gli studenti che non usufruiscono dell'ora di religione, oppure un ruolo di “costrizione” per i ritardatari o gli indisciplinati.
Oltre a questo, non è prevista nel nostro Paese la figura del docente bibliotecario, e si prevede che abbia a cessare l'utilizzazione dei docenti attualmente assegnati alle biblioteche scolastiche. Costoro, infatti, se non riusciranno nel tentativo, arduo quanto di impossibile risultato, di trovare una diversa collocazione entro la fine del 2008, secondo la normativa vigente saranno licenziati.
Si delinea così uno scenario senza biblioteche nelle scuole.
Noi chiediamo un intervento urgente, perché non si cominci proprio da qui, nonostante le raccomandazioni dell'UNESCO, a disperdere un patrimonio di conoscenze, di professionalità e di esperienza, fondamentale per la formazione culturale e civica dei nostri figli.
Noi crediamo che la biblioteca scolastica, gestita da un bibliotecario con la collaborazione di tutti gli altri soggetti: personale della scuola (docente e direttivo) e famiglie (studenti e genitori), debba avere riconoscimento del proprio ruolo di soggetto attivo della formazione e di laboratorio interdisciplinare e multiculturale. Un ruolo che si valorizza anche nel rapporto reticolare con i soggetti culturali della scuola e dell'ambiente, per prime le biblioteche pubbliche.
Noi ci proponiamo fermamente come protagonisti nella relazione scuola-biblioteca scolastica-famiglie, e per questo sollecitiamo con urgenza un tavolo di confronto con le Istituzioni pubbliche, con le realtà accademiche, con le Associazioni professionali e culturali, con i docenti, con i genitori, con tutti coloro che siano disponibili alla promozione e alla collaborazione su questi obiettivi.
Nostri interlocutori sono tutti coloro che, spesso con difficoltà, promuovono progetti di formazione culturale e lettura, per primi gli studenti che – anche aggregandosi in gruppi di interesse - operano nelle scuole.
Noi, Coordinamento Genitori Democratici, lanciamo un appello ai soggetti organizzati, alle altre
Associazioni di genitori, ai cittadini, alle Istituzioni scolastiche e agli organi associativi quali
l'Associazione Italiana Biblioteche, e ci impegniamo a promuovere tutte le attività che verranno poste in atto per sostenere le biblioteche scolastiche, sia attuate con riguardo a progetti locali, sia indirizzate a più ampie politiche culturali, quali “nati per leggere” e “piovono libri”.
Sosteniamo inoltre la campagna europea “Non pago di leggere” per la gratuità della lettura, contro il
prestito a pagamento.
Ci proponiamo di operare con determinazione affinché trovino piena attuazione le indicazioni dell'Unesco e le direttive IFLA sulla biblioteca scolastica, e per la partecipazione democratica delle famiglie alla loro attività anche attraverso la promozione ed il riconoscimento dei Comitati di gestione e dei Gruppi-biblioteca, delle biblioteche scolastiche.
Castellammare di Stabia, 2 novembre 2008.
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