INTERNAZIONALI DI CASTIGLIONCELLO TREDICESIMA EDIZIONE
5/6/7 maggio
2000 |
5
maggio Fantasia ed immaginazione nei progetti
degli educatori “Non esiste un bambino fantastico
senza un adulto fantastico accanto". Questa l'ipotesi da cui parte la
pedagogista Sandra Benedetti che ha presentato l'esperienza di Cantiere
Infanzia, un progetto attivo al Quarticciolo, quartiere della periferia
romana. Grazie alla legge 285 che ha permesso la creazione di programmi
integrativi extrascolastici, Cantiere Infanzia è uno spazio aperto
in cui bambini e adulti (insegnanti, educatori, genitori) possono sperimentare
la creatività. Un luogo di incontro, di documentazione anche
orale in cui il processo fantastico si elabora e si sviluppa attraverso
il gioco e la relazione interpersonale. “L'occhio deve saltare il muro
degli stereotipi - sostiene Sandra Benedetti -. Il che significa
saper prestare ascolto al linguaggio dell'infanzia e al tempo stesso
essere in grado di inventare insieme ai bambini nuovi linguaggi". La
scuola, in tal senso, non deve essere né inibente (non deve cioè
formare alunni esageratamente consenzienti rispetto al sistema sociale),
ma neppure troppo divergente giacché il rischio è quello
di dare adito alla devianza. Citando Bruno Munari, la pedagogista sottolinea
che la creatività deve essere compatibile con i modelli culturali
generali. Insiste sulla scuola intesa come laboratorio in grado di facilitare
il passaggio dal pensiero concreto-operativo a quello astratto, immaginifico.
Tv, cinema d'animazione, giochi di
ruolo: le nuove strategie di produzione della fantasia Cinema e tv possono stimolare
l'immaginario dei bambini? E in particolare la televisione, il media
più usato dai piccoli ma messo all'indice dagli educatori,
può favorire il processo creativo? Prova a rispondere Mussi Bollini,
produttrice esecutiva di “Melevisione", il programma di Rai3 rivolto
ai bimbi dai 4 ai 7 anni. “Il nostro - dice - è un prodotto sicuro.
Scegliamo con estrema cura i cartoni animati: li preferiamo italiani
ed europei, privilegiamo le storie, la tecnica di costruzione e la bellezza
perché i bambini possano imparare a scegliere anche attraverso
le coordinate fornite loro dal gusto estetico". Una trasmissione che
sta riscuotendo un grande successo. Lo dimostrano i contatti al sito
del programma (www.melevisione.rai.it), i dati dell'audience e l'affetto
con cui i bambini seguono Tonio Cartonio, il maestro delle cerimonie
di “Melevisione" che, giorno dopo giorno, li conduce per mano in un
mondo fantastico. “I personaggi - continua Mussi Bollini - sono fortemente
caratterizzati. Ci sono l'orco, la strega, la fata. Tra loro interagiscono,
hanno delle storie. E i bambini si appassionano e fanno il tifo come
se fosse una sit-com". |
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