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COMUNICATO CGIL CGD
Il nuovo anno scolastico si apre con alcuni positivi atti di discontinuità con il precedente governo, ai quali si deve dar seguito con un programma di interventi finalizzato a migliorare il nostro sistema scolastico, a partire dall'urgente cancellazione delle Indicazioni Nazionali e dall'innalzamento dell'obbligo scolastico a 16 anni. Si tratta di riprendere il cammino per realizzare una scuola secondo Costituzione, superando limiti e difficoltà che impediscono di garantire effettivamente a tutti i cittadini il diritto all'istruzione. L'importanza attribuita nelle dichiarazione programmatiche al coinvolgimento della scuola reale e alla valorizzazione dell'autonomia devono trovare riscontro nella concreta realizzazione delle azioni di politica scolastica A questo fine occorrono scelte chiare e coerenti su alcune questioni prioritarie, capaci di orientare il cambiamento in direzione della risposta ai diritti dei cittadini e del sostegno allo sviluppo del paese. AUTONOMIA L'autonomia scolastica può svolgere la funzione di motore del cambiamento se il centro si assume pienamente la responsabilità di indicare le mete da raggiungere, fornire le necessarie risorse, controllare e valutare i risultati raggiunti. Da questo punto di vista le Indicazioni Nazionali della Moratti sono inservibili (culturalmente arretrate ed eccessivamente prescrittive): la valorizzazione dell'iniziativa progettuale delle scuole esige una definizione di obiettivi formativi e di standard di competenze snella ed essenziale, i cui contenuti culturali siano elaborati in modo trasparente, competente e pluralista. In particolare, la definizione di standard nazionali, nell'ambito dei quali le scuole esercitano la propria autonoma iniziativa, deve garantire a tutti gli studenti la realizzazione di percorsi individualizzati e di effettivo recupero, al di là del sistema di debiti/crediti che si è dimostrato inefficace rispetto al suo obiettivo Inoltre, la restituzione alle scuole della piena possibilità di realizzare il tempo pieno e il tempo prolungato, in difesa dei quali si è sviluppato un ampio movimento di genitori e insegnanti, deve essere consolidata dall'attribuzione delle necessarie risorse professionali. L'approvazione in tempi ravvicinati dell'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni è indispensabile per delineare un nuovo modello scolastico inclusivo, che deve essere gradualmente definito e progressivamente realizzato al fine di consentire al nostro paese di ridurre la dispersione scolastica e migliorare i risultati di apprendimento degli studenti. ATTUAZIONE TITOLO V DELLA COSTITUZIONE Il pieno sviluppo delle potenzialità dell'autonomia scolastica è condizione per una forte e positiva interazione con le autonomie locali. È urgente, a questo proposito, la realizzazione di un tavolo di confronto nazionale tra Governo, Regioni e Enti Locali per la piena attuazione del Titolo V della Costituzione. L'iniziativa autonoma delle scuole deve essere sostenuta e supportata dall'azione di programmazione territoriale delle Regioni e degli Enti Locali per evitare l'isolamento e la frammentazione degli interventi, per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e per un proficuo dialogo con il territorio. Intese territoriali sono urgenti per realizzare migliori condizioni per l'integrazione degli alunni stranieri (formazione linguistica, programmazione della distribuzione territoriale per evitare ghettizzazioni, interventi di mediazione culturale, diffusione dell'educazione interculturale) e per l'espansione dei servizi educativi per l'infanzia. VALUTAZIONE Il rafforzamento del sistema nazionale di valutazione, indispensabile contrappeso dell'autonomia scolastica, non deve essere finalizzato a sviluppare forme di concorrenza tra le scuole, inevitabilmente destinate ad approfondire le disuguaglianze tra di diversi contesti socioculturali. Deve invece fornire a chi ha le responsabilità di governo del sistema i riferimenti necessari per gli interventi compensativi e la diffusione delle migliori pratiche. Deve, inoltre, fornire alle famiglie la possibilità di verificare l'andamento dei processi educativi. In particolare, devono essere indicati con chiarezza i traguardi educativi, finali e intermedi. A questo fine i documenti di valutazione dei livelli di apprendimento individuali devono descrivere in modo trasparente gli esiti raggiunti da ciascun allievo rispetto a criteri/standard preventivamente definiti. DIRITTO ALLO STUDIO L'obiettivo, contenuto del programma dell'Unione, di una legge quadro finalizzata a garantire omogenei standard di fruizione del diritto allo studio sul territorio nazionale (trasporti, mense, borse di studio, libri e strumenti didattici, ...), deve trovare immediato riscontro in interventi più efficaci per la riduzione dei costi per l'acquisto dei libri e dei materiali scolastici. La pur necessaria direttiva ministeriale sul contenimento dei prezzi entro l'inflazione programmata deve essere integrata dalla riattivazione dell'osservatorio nazionale, anche al fine di contenere i costi scolastici e di diffondere modalità alternative all'acquisto dei libri da parte delle famiglie. CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE Se si vuol realizzare un processo riformatore condiviso, devono essere attivati percorsi di consultazione di tutte le componenti del mondo della scuola, oltre al confronto e al coinvolgimento delle forze sociali. Devono essere rapidamente definiti tempi e modalità della consultazione di insegnanti, genitori e studenti e occorre aprire specifici tavoli di confronto con le parti sociali. Il necessario ridisegno delle forme governo dell'autonomia scolastica deve prevedere la costituzione di organi collegiali che contribuiscano efficacemente al governo della scuola secondo secondo principi di distinzione delle funzioni e di valorizzazione della partecipazione delle diverse componenti scolastiche. Per la CGIL Per la FLC Per il Coordinamento Genitori Democratici
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