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Comunicato stampa
debiti scolastici e recupero

Ci appare inadeguato il termine “esame di riparazione” di cui la stampa ha abusato in questi giorni: si tratta di un decreto che sottrae alla confusione gli studenti e i loro genitori.

Non un generico ritorno al passato col suo mercato nero delle lezioni private, purché le scuole autonome con risorse adeguate siano messe in grado di organizzare un sistema di recupero e di verifica tempestivo ed innovativo.

Un'opportunità pertanto per la scuola di ripensarsi anche in funzione degli allievi più deboli.

Dispiace perciò che tale possibilità venga indebolita dall'art 2 del decreto: “…Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi  dell'iniziativa di recupero organizzata dalle scuole, debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l'obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche di cui al primo comma” che, esso sì, ripropone sotto l'egida della libertà di scelta delle famiglie, disparità sociali ed economiche ed una sottile sfiducia nelle capacità della scuola.

Il principio che va salvaguardato è che l'intero processo di recupero del debito, in tempi distesi, avvenga all'interno dell'istituzione scolastica.

 

Coordinamento Genitori Democratici

Roma, 4 ottobre 2007