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Comunicato stampa

“L'Italia, il paese degli asini” titola oggi un quotidiano nazionale, la sua prima pagina. Aver dichiarato come ha fatto il ministro Fioroni che gli studenti devono colmare le lacune nell'anno scolastico in corso e che la scuola italiana se ne assume per la prima volta la responsabilità con i corsi di recupero, ha evidenziato i “mali” della scuola superiore italiana che la politica del governo di centro destra voleva risolvere invocando una generica severità e percorsi rigidamente duali (licei per gli studenti migliori da una parte e formazione per tutti gli altri). A fronte di una volontà seriamente riformatrice sono emerse tutte le difficoltà della struttura stessa della scuola italiana. Calendari delle lezioni rigidi, eccessivo numero di ore di lezione e discipline negli istituti tecnici e negli istituti professionali, rigidità delle cattedre e delle discipline; necessità di usare il recupero degli studenti più deboli come occasione di ripensamento della professionalità docente (inutilità dei corsi di recupero come riproposizione speculare della lezione della mattina), eccessiva rigidità del gruppo classe.

Elementi tutti che accompagnano l'annosa e strutturale carenza di risorse finanziarie per la scuola italiana.

È necessario che si riparta da qui, evitando che “l'ignoranza” dei nostri ragazzi serva solo a riempire la stampa di titoli sensazionalistici, e la difficoltà ad organizzare i corsi di recupero diventi alibi alla rassegnazione impotente.

Occorre che il successo formativo dei nostri ragazzi divenga realmente l'obiettivo primario di una politica che punti al futuro di questo paese.

 

Roma 11/03/2008