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CGD Salerno

LETTERA APERTA
Ai cittadini e al Ministro Gelmini

Noi non ci stiamo !

Noi siamo i genitori del "dialogo", siamo quella generazione che ha conquistato il dialogo in famiglia, a scuola, in politica.

Per e con i nostri figli vorremmo vivere civilmente il valore della democrazia, sancita dalla nostra carta costituzionale.

Il FUTURO non è un'ombra, né un mostro, per noi il futuro è quello che ognuno di noi ha costruito ma è anche un pezzo di storia che i nostri nonni e i nostri padri, le nostre madri ci hanno consegnato per migliorare il processo democratico avviato con loro.

È per queste ragioni, né di destra, né di sinistra, ma civili, educative e formative che il TEMPO-SCUOLA è e resta un Valore, non un optional.

È per i nostri figli che la PLURALITÀ dei docenti rappresenta un'integrazione importante di saperi, competenze e qualità della scuola italiana.

È per loro che sezioni e classi eterogenee, con bambini diversi nelle loro unicità, non riteniamo debbano essere troppo numerose, per far sì che l'attenzione ad ognuno sia equa e reale.

È per una cultura diffusa sul territorio che riteniamo assurdo chiudere o "accorpare", plessi scolastici o interi istituti per rispondere soltanto ad un indiscriminato RISPARMIO di personale, spesso specializzato.

In nessuna scuola d'Italia, esistono collaboratori scolastici e insegnanti, in numero elevato rispetto alle classi e alle esigenze territoriali.

Chi vive quotidianamente la scuola sa che il numero non corrisponde ai bisogni, tra alunni diversamente abili, bambini di diverse età (compresi gli anticipati), docenti che non entrano mai in classe contemporaneamente, ma soltanto a turni stabiliti e condivisi.

Questa SCUOLA è un'altra scuola, ma la scuola che vorremmo per i nostri figli è una scuola di qualità, di strutture non fatiscenti, con laboratori, palestre, spazi esterni e possibilmente con mense e scuolabus disponibili e non pasti frugali e le nostre auto o le nostre gambe sempre disponibili a correre tra un rientro e l'altro.

Le Regioni e i Comuni hanno subito già indiscriminati tagli di carburante e servizi di ristorazione per le scuole pubbliche.

Come pensa lo Stato italiano di supportare i disagi futuri?

Noi all'applicazione dei Decreti Legge n. 137 e n. 133 del 2008, che senza dibattito reale, "impongono" ulteriore impoverimento della nostra scuola pubblica, in particolare nel meridione, non ci stiamo!

La scuola che vorremmo ancora la sogniamo: una scuola con più tempo-scuola, con più docenti specializzati, con maggiori luoghi di accoglienza, una scuola PIÙ!

I genitori del Coordinamento Genitori Democratici di Salerno

Salerno, 26 ottobre 2008