giugno
2000
MORENO
SOPPELSA
DIRE,
FARE, GIOCARE
Il
bambino fantastico
II
titolo di questa rubrica è anche il titolo di un ottimo convegno
tenuto nell'ambito degli "Incontri internazionali di Castiglioncello" e
del quale potrete trovare tutte le informazioni all'indirizzo http://www.genitoridemocratici.it.
"Dov'è
finita la fantasia dei bambini?" si chiedono i promotori del convegno.
I piccoli che inventano strani giochi e si tuffano in un mondo tutto loro
ci sono ancora? E, se ci sono, sono figure anacronistiche ed emarginate,
sostituite dagli omologati bambini del nuovo secolo? Molti i dati e le
osservazioni interessanti emerse durante i lavori, e tra questi molto significativi
in particolare quelli che riguardano il rapporto tra bambini e computer.
Giancarlo
Tanucci del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione
dell'università La Sapienza di Roma ha presentato una ricerca effettuata
su un campione di 650 bambini e ragazzi di età compresa tra gli
otto e i 14 anni e 550 genitori. Risultati? I bambini mostrano di preferire
le attività ludiche collettive a quelle individuali. Tutto come
un tempo.
Per
quanto riguarda l'intrattenimento, i nuovi bambini mostrano di preferire
videogiochi, computer in genere e televisione rispetto alle attività
tradizionali (leggere, scrivere, suonare). I bambini di oggi, secondo la
ricerca, si possono dividere in quattro gruppi: quelli che apprezzano sia
le attività tradizionali sia quelle tecnologiche, quelli che hanno
una netta preferenza per televisione videogiochi a discapito delle attività
di produzione narrativa e figurativa, quelli che preferiscono le attività
di gruppo e, infine, quelli che dimostrano un particolare apprezzamento
per le attività individuali.
Tanucci
nota come i primi due gruppi producano fantasie caratterizzate da elementi
fantascientifici e tecnologici, mentre gli appartenenti agli altri due
ultimi gruppi sanno apprezzare di più le favole. E il parere dei
maestri? "Gli insegnanti - si legge nella relazione - attribuiscono meno
capacità immaginifica agli studenti che mostrano di apprezzare particolarmente
tv e videogiochi, e questi riportano peggiori valutazioni nelle prestazioni
scolastiche". Sembra proprio che il mondo della scuola e quello dei videogiochi
non vadano d'accordo. Secondo l'indagine il computer piace, in quanto strumento
che può stimolare la fantasia dei piccoli, mentre videogiochi e
televisioni sono considerati mezzi che inibiscono la capacità immaginifica
del bambino.
|