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genitori e non
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fatti e disfatti
la città delle bambine e dei bambini

un luogo d'incontro, di convivialità e agio fra generazioni
 

Il laboratorio-progetto nasce dall'incontro tra l'azione propositiva del  C.G.D. di Mogliano che ha cercato di dare voce ad alcune esigenze fondamentali dell'infanzia, e la capacità dell'Amministrazione di Mogliano di cogliere tale «voce».
La proposta  intende stimolare la riappropriazione della città da parte di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, attraverso l'elaborazione di  progetti e di interventi per/nel territorio.
L'ambiente nel quale viviamo non può essere solo lo spazio del consumo e dello sfruttamento delle risorse. E' necessario ripensare la città come luogo dell'incontro tra generazioni, della convivialità, dell'agio. A partire dai bisogni e dalle domande dei più piccoli. 
Attraverso il laboratorio-progetto La città delle bambine e dei bambini si  vuole avviare la graduale trasformazione del territorio, del tessuto e dell'arredo urbano,  degli spazi scolastici ed extra scolastici,  per costruire una città sempre più a misura dei suoi abitanti. 
Si tratta di pensare ad un uso di spazi abbandonati o sotto utilizzati, aree dismesse e non usate, all'arredo urbano, (dalla cura di determinati  luoghi, monumenti, alla progettazione di  interventi di sistemazione e miglioramento, alla valorizzazione di determinate aree etc.), all'invenzione di nuovi spazi di gioco, di divertimento, di incontro e scoperta, alla ricerca di un nuovo equilibrio tra paesaggio urbano e paesaggio naturale. 
La città deve saper individuare, conservare, valorizzare la propria identità ma anche essere disponibile a reinventarla continuamente, lungo un percorso di ricerca  e di attenzione per i nuovi soggetti e le nuove domande, di dialogo e confronto con  altre culture e tradizioni, di valorizzazione delle differenze. 
La città non deve separare le generazioni ma offrire occasioni per una diversa qualità della vita, per lo scambio delle esperienze, per la reciproca scoperta. 
Pensare insieme alla propria città significa, inoltre, sollecitare la progettualità e la creatività di tutti i suoi abitanti, il senso di responsabilità e di appartenenza alla comunità, lo sviluppo  dell'impegno comune. 
La realizzazione del progetto prevede il coinvolgimento di scuole, enti, associazioni, gruppi che in modo coordinato e cooperativo definiranno le specifiche iniziative da assumere. 
Nell'ambito di questa cornice e nel perseguimento di tali obiettivi,  il Laboratorio ha cominciato a muovere i suoi primi passi privilegiando un fondamentale, per noi,  momento conoscitivo sia di alcuni aspetti strutturali che caratterizzano il territorio di Mogliano, vedi l'accurata analisi dei flussi di traffico dei bambini sul territorio, sia di alcuni bisogni che caratterizzano i bambini/e delle elementari di Mogliano che di alcuni atteggiamenti e comportamenti dei genitori dei bambini stessi.
Tutto questo lavoro, che, ci sia permesso dirlo, è stato possibile grazie al grande entusiasmo presente tra gli iscritti al laboratorio ed alla presenza tra essi di competenze diverse, è stato ampiamente illustrato nel convegno tenuto a Mogliano nel mese di novembre 98.
Il convegno è stato articolato in due fine settimana e si è avvalso di contributi di notevole valore sia per quello che riguarda l'analisi dei desideri dei bambini, argomento splendidamente illustrato dalla psicologa Mafra Gagliardi, sia per la presentazione di alcuni possibili interventi strutturali sul territorio da parte dell'architetto Luca Zevi.
Particolare interesse, sempre nell'ambito del convegno, ha suscitato inoltre un ampio scambio di esperienze tra gli Amministratori dei  Comuni di Fano, Venezia, Mirano e Mogliano in merito appunto ai vari modi di interpretare e realizzare «la città delle bambine e dei bambini».
 
Mapi Bellinzoni
CGD di Mogliano Veneto