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fatti e disfatti
 
città amica dei bambini 
 
 
 
 
Può un bambino - o un ragazzino - andare a piedi a scuola da solo? Sulla strada è possibile anche una segnaletica per i più piccoli che consenta loro di acquisire la propria autonomia di orientamento nello spazio aiutandoli nel contempo ad evitare i pericoli che questa conquista comporta? Esistono percorsi che conducano a destinazione con minor pericolo rispetto al transito di vetture e al traffico? E' possibile rendere lo spazio urbano usufruibile anche ai bambini attraverso una sua riqualificazione e rivitalizzazione? 
A queste ed ad altre domande hanno tentato di rispondere il Comune di Firenze, il Provveditorato agli Studi e l'Azienda ATAF, nel promuovere una riflessione sui problemi della mobilità e degli orari scolastici. 
Su questi temi i tre Enti hanno elaborato un progetto complesso volto a ridurre i picchi di traffico e l'inquinamento atmosferico, per introdurre nuove possibilità di flessibilità orarie per agevolare le famiglie nella gestione degli impegni quotidiani che, oltre ai percorsi pedonali sicuri, comprende anche altre iniziative: la modifica degli orari di ingresso e uscita di alcune scuole; i servizi di pre- e post-scuola; le linee scolastiche mirate per gli studenti; attività formative e cicli di incontri rivolti a studenti, insegnanti e genitori sui temi della salvaguardia ambientale, dell'educazione stradale, della mobilità urbana. 
Nell'affrontare i problemi connessi alla mobilità scolastica, particolare rilievo è stato dato alla promozione di un nuovo modo di concepire gli spostamenti individuali e la tutela della salute del cittadino, soprattutto per quanto riguarda i soggetti più sfavoriti dalla congestione dei ritmi urbani. 
Su questi presupposti si è sviluppato il primo progetto di percorsi pedonali sicuri che interessa due scuole medie inferiori (Rosai, Verdi) e tre scuole elementari (Marconi, Rodari, Rossini) ubicate nella zona di Rifredi - Ponte di Mezzo - S.Iacopino. Il progetto è stato elaborato sulla base del bacino di utenza delle scuole. 
Gli interventi realizzati sul territorio per il progetto consistono in: rimozione delle barriere architettoniche presenti; opere di manutenzione, allargamento e protezione dei marciapiedi e delle aree antistanti le scuole; ripristino di idonea segnaletica verticale e orizzontale (passaggio pedonale preavviso scuola, limite di velocità, rallentatori ottici, zebre, piccoli dossi) e facilitazioni per il transito di bambini; posizionamento sui marciapiedi di segnaletica appositamente ideata per i percorsi; attivazione di un'opera di sorveglianza da parte dei Vigili Urbani; arricchimento delle zone urbane interessate con la messa a dimora di essenze verdi compatibili con gli spazi e le caratteristiche ambientali e di arredo urbano. 
Analizzando i percorsi progettati sono emerse una serie di «situazioni» di attraversamento, che sono state codificate in una vera e propria «tipologia», ideando segnali di forme semplici e dal significato facilmente intuibile. La segnaletica progettata e realizzata in elastoplastico è in corso di posizionamento sui marciapiedi. Ad ogni percorso è stato associato un colore: esso condurrà alla sede scolastica. 
Il progetto curato dall'Ufficio Tempi e Spazi e dalla Direzione Mobilità del Comune di Firenze si è intrecciato con l'iniziativa «A scuola ci andiamo da soli» del Coordinamento Genitori Democratici, che, per gli alunni della Scuola Rosai, ha previsto attività di sensibilizzazione delle famiglie sulla pedonalità; incontri di educazione stradale con i vigili e il coinvolgimento dei negozianti di alcune vie limitrofe alla scuola per la sicurezza e l'assistenza ai bambini. L'iniziativa prevede anche forme di sorveglianza delle strade da parte degli adulti (genitori, nonni, centri anziani) che sono certamente un utile incentivo a cambiare i propri comportamenti e ad orientarsi verso una mobilità che tenga conto dell'autonomia dei bambini, del loro bisogno di socializzare e di una percezione del territorio della città non mediato dall'uso dell'autovettura. 
Si tratta, senza dubbio, di due facce della stessa medaglia: la modifica dell'assetto del territorio urbano da sola non sarebbe in grado di indurre comportamenti diversi senza il sostegno di un intervento culturale che incida profondamente sul modo di essere delle persone. L'iniziativa è importante anche perché consente di far agire i bambini che un giorno saranno adulti, di diventare i soggetti che in prima persona sono artefici di nuovi comportamenti nel territorio in cui vivono ogni giorno. 
Sarebbe utile riuscire a consolidare e ad ampliare i due progetti individuando altre scuole e realtà territoriali dove estendere l'esperienza. La disponibilità, siamo certe, da parte di insegnanti, genitori e studenti non tarderà a venire. 
Cristina Bevilacqua
consulente del Sindaco di Firenze per le politiche dei tempi
Sandra Benvenuti
Ufficio Tempi e Spazi della Città del Comune di Firenze