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ISCRIZIONI PER L'ANNO SCOLASTICO 2007/08
Il passo indietro della circolare sulle iscrizioni La circolare sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2007/08 segna un punto di arresto del processo di cambiamento iniziato dal nuovo governo. Le innovazioni introdotte dalla legge finanziaria 2007 sono pressoché ignorate e il prossimo anno scolastico, invece di essere un anno ponte in cui si prosegue nel superamento della legge 53 e si avvia l'attuazione delle riforme, rischia rappresentare un vero e proprio anno di proroga della scuola della Moratti. La circolare proroga l'anticipo nella scuola dell'infanzia e ignora le ‘sezioni primavera’ previste dalla legge finanziaria, mantiene i modelli orari ridotti e frammentati nella scuola elementare e media, mentre l'innalzamento dell'obbligo di istruzione continua a poter essere assolto anche nei percorsi professionali delle sperimentazioni triennali. L'autonomia scolastica Anche per il prossimo anno scolastico sarà necessaria l'iniziativa delle scuole e delle famiglie per salvaguardare i modelli scolastici di qualità e per promuovere le innovazioni necessarie per qualificare il nostro sistema scolastico. Le richieste dei genitori al momento delle iscrizioni, i progetti delle scuole, il ruolo delle autonomie locali e della società civile saranno decisivi per dare continuità e sviluppo al tempo pieno e alla qualità dell'organizzazione didattica della scuola di base, per promuovere progetti specifici per l'inserimento dei bambini inferiori a tre anni nella scuola dell'infanzia, per evitare evasione e dispersione scolastica nei confronti dell'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni. I genitori e le iscrizioni Per queste ragioni i genitori al momento delle iscrizioni devono essere in grado di far valere i loro diritti e di esprimere le loro scelte sulla base della conoscenza delle normativa e della consapevolezza della relazione tra le opzioni che esprimono e la qualità dell'offerta formativa. I genitori devono essere innanzi tutto informati sulle diverse opzioni offerte dal sistema di istruzione e ad essi deve essere consegnato il piano dell'offerta formativa della scuola, mentre gli studenti ricevono copia dello statuto degli studenti e delle studentesse.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione è fissato al 27 gennaio 2007.
SCUOLA DELL'INFANZIA L'iscrizione è consentita ai bambini che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2007, che hanno la precedenza in caso di domande di iscrizione superiore alla disponibilità dei posti. Possono anche iscriversi i bambini che compiono tre anni entro il 31 gennaio 2008 e saranno ammessi alla frequenza se vi sono posti disponibili dopo aver accolto tutte le richieste dei nati entro il 31 dicembre. La frequenza, su decisione del collegio dei docenti, può avvenire fin dal mese di settembre. Possono anche iscriversi i bambini che compiono tre anni entro il febbraio 2008, ma in questo caso, oltre alla disponibilità dei posti, occorrono le seguenti condizioni: un'intesa tra le singole istituzioni scolastiche e i comuni interessati al fine di garantire i necessari servizi strumentali aggiuntivi e uno specifico progetto di inserimento deliberato dal collegio dei docenti. Il riferimento per l'attivazione delle Intese tra scuole ed enti locali è rappresentato dall'Intesa siglata tra Anci e Coordinamento per le politiche dell'infanzia (vedi allegato).
In questo quadro, proponiamo ai genitori di rifiutare ogni forma di anticipo. Tuttavia si invitano i genitori, qualora la scelta sia orientata a iscrivere il proprio figlio anche se compie tre anni a gennaio o a febbraio 2008, a richiedere alle istituzioni scolastiche la progettazione di specifici percorsi centrati sui ...) sui diritti educativi dei bambini e sul rispetto dei loro tempi e ritmi. Per tale motivo i genitori dei bambini interessati) devono rivendicare l'attivazione di intese con gli enti locali e la progettazione da parte dei collegi dei docenti di percorsi educativi adeguati alla fascia evolutiva dei bambini stessi. Nell'ambito di questi progetti educativi specifici devono anche essere evitate assurde modalità differenziate per i bambini nati a gennaio rispetto a quelli nati a febbraio. È anche opportuno che la richiesta di tempo scuola, la quale può variare da 25 a 50 ore settimanali, sia coerente con l'esigenza dei bambini a una giornata educativa significativa, i cui modelli organizzativi e didattici sono articolati sul piano delle attività formative e dei tempi e non possono essere compressi in un orario esclusivamente antimeridiano.
SCUOLA PRIMARIA Si iscrivono i bambini che compiono sei anni entro il 31 agosto 2007 e possono anche iscriversi i bambini che li compiono entro il 30 aprile 2009. Le domande di iscrizione, al di fuori del territorio di appartenenza, sono accolte entro il limite massimo dei posti disponibili sulla base dei criteri stabiliti dai consigli di circolo/istituto. I genitori possono presentare domanda di iscrizione a una sola istituzione scolastica. La quota dell'orario scolastico obbligatorio è di 27 ore settimanali (pari a 891 ore annue), mentre la quota facoltativa e opzionale è di 3 ore settimanali (pari a 99 ore annue). È, però, il Piano dell'Offerta Formativa deliberato dalla singola scuola a definire il tempo-scuola ‘in un quadro unitario come offerta organica alle famiglie’, come indicato dalla circolare stessa. Gli organici attribuiti alle scuole garantiscono la totale copertura di 30 ore settimanali. I genitori possono effettuare la scelta del tempo pieno, ma l'effettiva attivazione del modello, articolato in 40 ore settimanali, con doppio organico per ogni classe e compresenze di orario, è condizionata dalla disponibilità della dotazione organica regionale. Ulteriori ‘richieste e aspettative’ delle famiglie possono essere soddisfatte ‘con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.)’.
Pertanto, i genitori che optano per l'iscrizione in età anticipata, cioè che iscrivono i bambini nati dopo il 31 dicembre 2007, è opportuno che verifichino l'effettiva possibilità di garantire da parte delle scuole quella ‘particolare attenzione per una proficua accoglienza e un efficace inserimento, soprattutto tenendo conto dei ritmi di apprendimento e dei tempi di attività’ che la stessa circolare ritiene indispensabili per evitare che la frequenza anticipata non si riveli dannosa per i bambini. Questa attenzione da parte delle famiglie è ancora più necessaria se si considera che fino a oggi non è stato effettuato alcun monitoraggio sugli effetti di questa esperienza. Al momento dell'iscrizione è opportuno che le famiglie, anche basandosi sulle indicazioni della normativa di tener conto delle richieste e delle aspettative delle famiglie, esprimano la loro preferenza per il superamento della logica del supermercato delle attività e della frammentazione dell' offerta formativa, a favore di modelli di organizzazione didattica unitaria e organica, con tempi scuola di almeno 30 ore o di tempo pieno. L'espressione massiccia e compatta di questo tipo di richieste da parte delle famiglie rappresenta la leva politica principale per ottenere le risorse professionali necessarie a realizzarle.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di I grado vanno fatte tramite la scuola elementare di appartenenza. Il Dirigente scolastico della scuola elementare che riceve le domande di iscrizione è tenuto a inoltrarle alla scuola media prescelta entro i 5 giorni successivi alla scadenza, entro cioè 5 giorni dal 27 gennaio. Il tempo scuola obbligatorio è di 29 ore settimanali (957 ore annue) e quello opzionale-facoltativo è di 4 ore settimanali (132 ore annue). Come per la scuola primaria, è il Piano dell'Offerta Formativa deliberato dalla singola scuola a definire il tempo-scuola in un quadro unitario e organico. È possibile la richiesta del tempo prolungato, definito nella circolare ‘modello organizzativo unitario fino a 40 ore’, ma anche in questo caso l'effettiva attivazione dipende dalla disponibilità di organico. Come per la scuola primaria, ulteriori ‘richieste e aspettative’ delle famiglie possono essere soddisfatte ‘con la piena valorizzazione degli spazi di autonomia disponibili (quota del 20%, ecc.)’.
Al momento dell'iscrizione è opportuno che le famiglie, anche basandosi sulle indicazione della normativa di tener conto delle richieste e delle aspettative delle famiglie, esprimano la loro preferenza per modelli organici e unitari, articolati in attività e modalità didattiche definite dal POF o per modelli di tempo prolungato intesi, non solo come espansione oraria, ma come moduli coerenti a un progetto didattico centrato sui bisogni formativi degli allievi. L'espressione massiccia e compatta di questo tipo di richieste da parte delle famiglie rappresenta la leva politica principale per ottenere le risorse professionali necessarie a realizzarle.
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Nonostante l'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni introdotto dalla legge finanziaria, per il prossimo anno scolastico gli studenti in uscita dalla scuola media si ritroveranno davanti a una scelta: iscriversi a scuola o a percorsi di formazione professionale (percorsi sperimentali triennali). L'iscrizione a questi percorsi è rinviata a indicazioni successive da parte degli uffici scolastici e degli assessorati regionali rispetto ai tempi di progettazione degli stessi percorsi e alle loro modalità organizzative. La circolare, peraltro, non fa cenno alle modalità previste per gli eventuali rientri nei percorsi scolastici dai ‘percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale’, i quali hanno completato il primo ciclo proprio nell'anno scolastico in corso. Per chi, invece, sceglie l'iscrizione agli istituti professionali, la circolare garantisce che gli studi proseguiranno secondo gli ordinamenti vigenti e che, pertanto, questa tipologia di istituti resta allo Stato. Ma nulla si dice sulla riduzione dell'orario scolastico settimanale che la legge finanziaria porta a 36 ore dalle 40 attualmente previste.
Le famiglie dovranno prestare molta attenzione all'informazione perché, se da una parte l'iscrizione a percorsi di scuola superiore non è modificata, l'obbligo può essere assolto anche in percorsi alternativi attualmente non definiti. Una situazione confusa che rischia di danneggiare i soggetti più deboli e a rischio di dispersione scolastica, anche perché sarà difficile per le scuole medie, cui è demandato il compito del controllo, avere la garanzia di una prosecuzione degli studi visto che questa non avverrà in tempi congrui con l'inizio dell'anno scolastico. Se a questo si aggiunge la difficoltà di attivare le anagrafi provinciali degli alunni, già registrata negli ultimi due anni, risultano evidenti i rischi di dispersione a cui vanno incontro i ragazzi che non si iscrivono subito alla scuola secondaria superiore. In questo quadro la scelta più opportuna che le famiglie possono esercitare è l'iscrizione alla scuola secondaria superiore. Al tempo stesso occorre richiedere alle istituzioni scolastiche modalità didattiche che meglio rispondano alla necessità di ridurre il grave fenomeno degli abbandoni e della selezione, presente in particolare nei primi anni.
ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA La circolare ricorda che:
Queste giuste indicazioni devono essere accompagnate da iniziative per garantire alle scuole professionalità, formazione, strumenti, risorse, organici.
I genitori devono anche porre attenzione al diffuso e consistente ritardo degli alunni stranieri nel completare il ciclo di studi obbligatorio anche derivante dall'inserimento, non sempre opportuno, in classi inferiori alla corrispondente età anagrafica dello studente. Inoltre, si rileva che gli alunni stranieri tendono a scegliere gli istituti e la formazione professionale: il numero degli studenti stranieri iscritti a tali percorsi è, infatti, il doppio rispetto agli studenti italiani. Occorre quindi potenziare gli interventi di orientamento scolastico per favorire una più forte relazione tra le potenzialità dei singoli alunni e le scelte scolastiche. E' importante rivendicare una equilibrata presenza numerica degli alunni stranieri nelle scuole e nelle classi per evitare concentrazioni anomale spesso all'origine di fenomeni di ghettizzazione.
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI Il termine per l'iscrizione ai corsi per l'alfabetizzazione degli adulti, per le 150 ore, per i corsi serali presso gli istituti di secondo grado e per i corsi che attuano progetti di sperimentazione per il rientro in formazione degli adulti, scade il 31maggio 2007. Con formale provvedimento che rappresenti le specifiche ragioni di impedimento per non aver potuto formulare la domanda entro tale scadenza, è possibile accettare altre domande entro l'inizio delle lezioni. Per l'iscrizione invece ai corsi modulari non è prevista alcuna scadenza.
Il termine del 31 maggio è del tutto inadeguato perché non si tiene in alcun conto le specificità di questo segmento e si continuano a considerare gli adulti alla stregua degli studenti dei corsi ordinari. Questa Circolare non tiene in alcun conto le novità introdotte dalla legge finanziaria finalizzate a potenziare il sistema dell'educazione degli adulti. Il sindacato è impegnato a sostenere l'informazione e la sensibilizzazione dei lavoratori e dei cittadini sulle opportunità formative presenti nel territorio per favorire e stimolare l'apprendimento lungo tutto il corso della vita.
A cura del Coordinamento Genitori Democratici e del Dipartimento Formazione e Ricerca CGIL |