|
Iscrizioni e difesa dei modelli di qualità nella scuola primaria e dell’infanzia di Fabrizio Dacrema L'opposizione al ritorno della scuola elementare e dell'infanzia all'insegnate unico e all'orario solo antimeridiano è una delle ragioni all'origine del movimento che ha unito, insegnanti, genitori, studenti, enti locali, forze sociali e politiche. Scioperi proteste manifestazioni, i cui livelli di adesione sono stati altissimi, hanno colpito nel segno e ottenuto primi risultati. Occorre ora dare continuità alla mobilitazione per cambiare radicalmente la manovra Tremonti - Gelmini sulla scuola utilizzando tutti gli spazi e le opportunità disponibili per impedire la dequalificazione della scuola. Il nodo è il tempo scuola e i modelli di qualità: tempo scuola di 30/40 ore settimanali, tempo pieno, pluralità docente e corresponsabilità: queste tipologie di offerta formativa rispondono ad una esigenza sociale, sostengono curricoli di alto livello, riducono i condizionamenti socio-culturali negativi e l'insuccesso scolastico. I dati sull'andamento delle richieste delle famiglie negli ultimi anni attestano una forte richiesta per tempi scuola superiori alle 27 ore settimanali, spesso comprensivi anche di rientri pomeridiani o di permanenze a scuola, usufruendo di servizi di refezione e interscuola. Questo tipo di richiesta può e deve manifestarsi in occasione delle iscrizioni e gli organi collegiali delle scuole possono e devono utilizzare le prerogative loro attribuite dall'autonomia scolastica per deliberare piani dell'offerta formativa rispondenti alle esigenze del contesto socio-culturale in cui operano. Richiesta delle famiglie e delibere degli organi collegiali di offerte formative rappresentano la premessa necessaria per ottenere le risorse professionali necessarie a contrastare
Il regolamento sul primo ciclo di istruzione approvato dal Consiglio dei Ministri prevede un ventaglio di possibili opzioni di orari settimanali: 24 ore, 27 ore, 30 ore, 40 ore. Le caratteristiche dei modelli organizzativi effettivamente possibili potrà invece essere sciolta solo quando verranno definiti gli organici docenti e verranno assegnati gli organici alle scuole (quanti docenti in rapporto alle classi). Per ottenere le risorse professionali necessarie a evitare la dequalificazione dell'offerta formativa è estremamente importante esprimere richieste delle famiglie e approvare piani dell'offerta formativa che prevedano modelli organizzativi che prevedano tempi scuola di 30-40 ore settimanali e quote di contemporaneità docente sufficienti per l'individualizzazione e l'arricchimento dei percorsi formativi. I piani dell'offerta formativa devono confermare e difendere i propri modelli consolidati (moduli, tempo pieno, tempo prolungato, sezioni di scuola dell'infanzia con doppio organico), illustrare concrete modalità operative e le condizioni organizzative di utilizzo delle compresenze (recupero, laboratori, ...), confermare o richiedere l'attivazione di sezioni primavera in caso di richiesta di frequenza nella scuola dell'infanzia di bambini di età compresa tra i due e i tre anni, escludendo la già sperimentata formula fallimentare dell'anticipo. A questo fine occorre tener presente che nelle materie che riguardano la definizione di tutte le forme di organizzazione didattica (flessibilità organizzativa e modalità di impiego dei docenti), i poteri delle istituzioni scolastiche sono esclusivi ed hanno come unico limite il rispetto delle leggi generali. Le scuole autonome, nel rispetto degli obiettivi e delle competenze attese per gli alunni stabiliti dalle norme generali e sulla base delle risorse umane e materiali assegnate, hanno competenza esclusiva e inalienabile in merito a come realizzare gli obiettivi e i risultati attesi e a come impiegare le risorse assegnate. È utile anche ricordare che “Il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa ... nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici”. Nella lettera del Coordinamento Genitori Democratici sono contenute indicazioni e orientamenti per supportare le scelte delle famiglie. Invitiamo a diffonderla tra genitori interessati alle iscrizioni e ai rappresentanti eletti negli organi collegiali. Il Coordinamento Genitori Democratici e il Dipartimento Formazione e Ricerca Cgil sono disponibili ad intervenire a iniziative sui temi in questione. Roma, 22 dicembre 2008
Puoi scaricare il testo in --> formato pdf (33 kB) |