CONSENSI E DISSENSI
SULLA RIFORMA
Genitori, parte il Forum del
ministro
Le associazioni già discutono in rete
BEATRICE RUOCCO
I
genitori potranno esprimere pareri e formulare proposte su tutti i provvedimenti
riguardanti l'istruzione. Il ministro Moratti ha insediato il Forum nazionale
delle associazioni dei genitori al quale partecipano le sigle più rappresentative:
l'Agesc, l'Age e il Cgd. Sarà, poi, il ministero a fornire adeguate risposte
ai genitori. Il dialogo tra il dicastero della Pubblica istruzione e le
famiglie parte ovviamente dalla riforma. Le associazioni hanno le idee
ben chiare già espresse sui loro siti: pareri favorevoli, dissensi, critiche
ma anche un elenco di proposte. Severa è l'analisi del Cgd (Coordinamento
genitori democratici) sul riordino dei cicli: «Siamo contro ogni anticipo
arbitrario, che per rispettare l'obiettivo europeo dell'uscita dal circuito
formativo a 18 anni (salvando i 5 delle superiori), precocizza alcuni
itinerari». Per il Cgd la scuola dell'infanzia a 2 anni e mezzo snatura
il suo percorso mentre la prima elementare vedrà la convivenza di bambini
che vanno dai 5 anni e mezzo ai 6 e mezzo. «Ma, cosa assai più grave -
spiega il Coordinamento - è l’anticipo della scelta tra formazione professionale
e istruzione secondaria. Sparisce in questo assetto l'obbligo a 16 anni
(legge dello Stato a tutt'oggi non abrogata!). Si profila, quindi, il
progetto di una scuola che non offre uguali possibilità per tutti, che
abbassa il livello culturale dei giovani, che disattende il dettato costituzionale».
Enzo Meloni, presidente dell'Agesc, Associazione genitori scuole cattoliche,
esprime soddisfazione per l'istituzione del Forum: «Così il ministro Moratti
dimostra concretezza, promuovendo il ruolo dei genitori nella scuola».
L'Agesc pone, però, due condizioni per evitare che la riforma sia «la
goccia che faccia tracimare il vaso colmo del disagio della scuola italiana».
Prima di tutto occorre «procedere con ponderazione, ascoltando e perseguendo
la comprensione dei diversi ed a volte contrastanti punti di vista, e
rispettare i tempi di "assimilazione" della scuola. Per questo
occorre non apportare tutte in una volta le modifiche legislative necessarie».
L'Agesc propone di abolire la legge dell'obbligo a 15 anni e soprassedere
sull'anticipo scolastico.
L'Age (Associazione italiana genitori) chiede che nel Forum nazionale
«si avvii un confronto senza pregiudizi, per un dialogo reale dove sia
possibile, non solo parlare ed ascoltare, ma anche concordare soluzioni
condivise». Se da una parte l'associazione esprime perplessità per l'anticipo
della scuola dell' infanzia, ritiene, invece, innovativa l'introduzione
del sistema dei licei da una parte e della formazione professionale dall'altra.
Per l'Age «è importante la possibilità di cambiare indirizzo e di proseguire
i corsi di studi all'università e nell'istruzione tecnica superiore».
I genitori sono impegnati a promuovere iniziative complementari, come
la scuola bottega, in grado di offrire esperienze formative interessanti
ed efficaci.
|