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il mattino Martedì 12 Marzo 2002

CONSENSI E DISSENSI SULLA RIFORMA

Genitori, parte il Forum del ministro
Le associazioni già discutono in rete

BEATRICE RUOCCO

I genitori potranno esprimere pareri e formulare proposte su tutti i provvedimenti riguardanti l'istruzione. Il ministro Moratti ha insediato il Forum nazionale delle associazioni dei genitori al quale partecipano le sigle più rappresentative: l'Agesc, l'Age e il Cgd. Sarà, poi, il ministero a fornire adeguate risposte ai genitori. Il dialogo tra il dicastero della Pubblica istruzione e le famiglie parte ovviamente dalla riforma. Le associazioni hanno le idee ben chiare già espresse sui loro siti: pareri favorevoli, dissensi, critiche ma anche un elenco di proposte. Severa è l'analisi del Cgd (Coordinamento genitori democratici) sul riordino dei cicli: «Siamo contro ogni anticipo arbitrario, che per rispettare l'obiettivo europeo dell'uscita dal circuito formativo a 18 anni (salvando i 5 delle superiori), precocizza alcuni itinerari». Per il Cgd la scuola dell'infanzia a 2 anni e mezzo snatura il suo percorso mentre la prima elementare vedrà la convivenza di bambini che vanno dai 5 anni e mezzo ai 6 e mezzo. «Ma, cosa assai più grave - spiega il Coordinamento - è l’anticipo della scelta tra formazione professionale e istruzione secondaria. Sparisce in questo assetto l'obbligo a 16 anni (legge dello Stato a tutt'oggi non abrogata!). Si profila, quindi, il progetto di una scuola che non offre uguali possibilità per tutti, che abbassa il livello culturale dei giovani, che disattende il dettato costituzionale». Enzo Meloni, presidente dell'Agesc, Associazione genitori scuole cattoliche, esprime soddisfazione per l'istituzione del Forum: «Così il ministro Moratti dimostra concretezza, promuovendo il ruolo dei genitori nella scuola». L'Agesc pone, però, due condizioni per evitare che la riforma sia «la goccia che faccia tracimare il vaso colmo del disagio della scuola italiana». Prima di tutto occorre «procedere con ponderazione, ascoltando e perseguendo la comprensione dei diversi ed a volte contrastanti punti di vista, e rispettare i tempi di "assimilazione" della scuola. Per questo occorre non apportare tutte in una volta le modifiche legislative necessarie». L'Agesc propone di abolire la legge dell'obbligo a 15 anni e soprassedere sull'anticipo scolastico.
L'Age (Associazione italiana genitori) chiede che nel Forum nazionale «si avvii un confronto senza pregiudizi, per un dialogo reale dove sia possibile, non solo parlare ed ascoltare, ma anche concordare soluzioni condivise». Se da una parte l'associazione esprime perplessità per l'anticipo della scuola dell' infanzia, ritiene, invece, innovativa l'introduzione del sistema dei licei da una parte e della formazione professionale dall'altra. Per l'Age «è importante la possibilità di cambiare indirizzo e di proseguire i corsi di studi all'università e nell'istruzione tecnica superiore». I genitori sono impegnati a promuovere iniziative complementari, come la scuola bottega, in grado di offrire esperienze formative interessanti ed efficaci.