Comuni valori di riferimento ma, soprattutto, la volontà di dare corso insieme ad iniziative sui temi della scuola, della partecipazione, del rapporto adulti-giovani generazioni, del lavoro e della formazione e dell'integrazione fra culture ed identità diverse hanno portato oggi la Cgil ed il Coordinamento Genitori Democratici a sottoscrivere un protocollo d'intesa nel rispetto de "le reciproche autonomie".
A firmare l'accordo, che darà il via ad attività ed azioni comuni finalizzate alla realizzazione dei tanti obiettivi che il maggiore dei sindacati italiani e l'associazione più rappresentativa dei genitori intendono conseguire, - a partire dall'impegno nelle iniziative contro la dequalificazione della scuola pubblica provocato dalla riforma Moratti, la prima delle quali è in programma già per gennaio prossimo - sono state le due delegazioni guidate rispettivamente dal segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni e dalla Presidente del Cgd, Angela Nava Mambretti.
Soddisfazione per l'accordo raggiunto è stata espressa da entrambi i capi delegazione: "Vogliamo insieme promuovere occasioni che diano voce ai giovani e favorire il loro incontro con gli adulti - ha detto Fammoni motivando l'interesse della Cgil a questo evento. Sapendo - ha aggiunto- che il mondo del lavoro che la Cgil rappresenta incrocia i problemi degli uni e degli altri. Un dialogo che dovrà dare vita ad un nuovo Patto fra generazioni, la più giovane delle quali non trova, a nostro avviso, oggi, gli strumenti e le opportunità necessarie per rappresentarsi ed interagire proficuamente con le varie istanze della società, dalla scuola alle istituzioni ecc."
"Abbiamo formalizzato un interesse comune per i giovani e per l'infanzia" ha commentato Angela Nava Mambretti sottolineando l'intento di Cgil e Cgd a "dare, con questo protocollo, una casa simbolica alla ripresa di interesse degli adulti per loro".
L'accordo sottoscritto parte dalla condivisione di alcuni valori di riferimento: i diritti della persona, previsti dalla Costituzione, la cultura della pace, della non violenza e contro ogni forma di razzismo, i valori della solidarietà, la necessità di valorizzare e qualificare la scuola pubblica "democratica e laica", ed una cultura laica dell'infanzia e della relazione educativa.
La collaborazione si svilupperà anche attraverso il percorso di costruzione di una proposta alternativa alla politica scolastica del governo, avviata con la manifestazione all’Università La
Sapienza del 19 ottobre scorso, conclusa da Guglielmo Epifani.
Per giungere all'impegno a "consultarsi reciprocamente" su argomenti quali: la scuola nell'attuale quadro politico-sociale-economico ed i suoi cambiamenti; la partecipazione e gli organismi collegiali nella scuola dell'autonomia; gli adulti ed i rapporti con le nuove generazioni; scuola lavoro e formazione; integrazione tra culture ed identità diverse.
Ma non solo. Attività formative, ricerche, pubblicazioni, partecipazione e progetti, pubbliche iniziative e confronti saranno promossi a tutti i livelli, da quello nazionale a quello territoriale e di categoria. Fino alla possibilità di aprire degli 'sportelli' di informazione e consulenza per i genitori sui temi scolastici ed educativi.
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