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INCONTRI
INTERNAZIONALI
DI CASTIGLIONCELLO

il bambino sconfinato

alla rassegna stamparassegna stampa

Il Tirreno      11.5.2002

Bambini in cerca di futuro
fra barriere e globalizzazione
Si è aperta a Castello Pasquini la 14ª edizione dei convegni dedicati alle tematiche dell'infanzia


CASTIGLIONCELLO. È iniziata ieri mattina nella magnifica cornice del Castello Pasquini la 14ª edizione degli incontri internazionali sull'infanzia, intitolato «Il bambino s/confinato» e organizzato dal Coordinamento genitori democratici con il contributo della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e del Comune di Rosignano. Ha aperto i lavori Nicoletta Creatini, assessore alla cultura di Rosignano.
Ha fatto seguito la relazione introduttiva del presidente del Cgd Angela Nava Mambretti che ha illustrato il tema del convegno. Il bambino s/confinato è il bambino di oggi, quello che vive e cresce nelle nostre città costretto in vecchie e nuove barriere il cui futuro è a rischio ma la cui esistenza stessa rappresenta un'istanza di futuro. Angela Nava Mambretti ha con la sua introduzione espresso appieno il carattere fortemente critico verso il sistema di valori, i limiti e i pregiudizi in cui l'infanzia cresce, toccando le infinite problematicità che ne determinano. Il rapporto nord-sud dove i tanti sud del mondo sono sempre più sotto i nostri occhi ma verso cui nulla di positivo sembra possibile. Ma anche le mille difficoltà presenti nei nostri stessi paesi, le scelte che sembrano portare più verso l'individuo consumatore che verso la persona consapevole e critica. La relazione è terminata con un moto di orgoglio verso quei giovani che oggi rivendicano il diritto a partecipare e a combattere le ingiustizie.
Gli altri interventi hanno, nelle differenti discipline di competenza dei relatori, centrato l'attenzione su alcuni aspetti specifici di questa infanzia s/confinata. Paolo Fabbri, semiologo, ha seguito il filo della «babele linguistica», insieme barriera al dialogo e porta d'accesso alle pluralità e alle diversità. Tra le tante suggestioni il confronto fra due metafore: ad una «babele» che è confusione ma anche pluralità si contrappone una «pentecoste tecnologica». È la tecnologia di cui i minori si impadroniscono rapidamente, il nuovo linguaggio uniformante e uniformato, che riporta ad una modalità espressiva onnicomprensiva.
Melita Cavallo, magistrato, ha affrontato i temi connessi alla responsabilità, alla punibilità e nel contempo le dinamiche relative ai meccanismi delle adozioni internazionali. Chiara Saraceno ha scavato attorno ad un confine antico ma che propone nuove dimensioni, quello fra ricchezza e povertà. Il dibattito è poi proseguito con gli interventi di Gabriella Romano, del Movimento cooperazione educativa e di don Andrea Gallo, coordinatore della comunità di S. Benedetto a Genova.

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