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La Democrazia Scolastica
Assemblea Nazionale del CGD, Vico Equense 3-4-5 novembre 2006

 

Il CGD ritiene che il rilancio dell'Istruzione pubblica debba accompagnarsi ad una ripresa della partecipazione democratica nella scuola. La componente dei genitori ha un ruolo essenziale nell'affermazione di un'autentica democrazia partecipativa. I genitori infatti, in quanto parte della comunità educativa, sono portatori di interessi generali di cittadinanza.

Questa partecipazione deve essere avviata nell'immediato attraverso la definizione di strumenti normativi e l'individuazione di momenti di reale coinvolgimento che facciano sentire i genitori parte attiva nella costruzione dei percorsi formativi.

È necessario costruire un nuovo equilibrio tra governo centrale, autonomie regionali e locali, uffici scolastici periferici e le singole Istituzioni Scolastiche Autonome.

A tal fine occorre superare concezioni errate dell'autonomia che portano alla frammentazione, all'isolamento, all'autoreferenzialità, a competizioni improprie ed esasperate, che fanno perdere di vista il ruolo essenziale del fare scuola.

È necessario, invece, promuovere e perseguire l'obiettivo della scuola come “sistema integrato” di risorse e di competenze, all'interno del quale ogni soggetto possa essere, nella specificità del proprio ruolo, parte attiva nella costruzione di una società che pone al centro della crescita sociale il valore della conoscenza. Tutto questo anche attraverso la costruzione di reti e sinergie tra le scuole, gli Enti Locali, le forze produttive, gli altri sevizi del territorio.

È compito del livello centrale (Parlamento e Ministero) definire le regole generali e le linee di indirizzo programmatiche che garantiscano il governo democratico della scuola in modo uniforme su tutto il territorio nazionale.

Il CGD respinge l'idea che non vi sia attenzione e domanda di partecipazione dei genitori alla vita scolastica. Ogni anno centinaia di migliaia di genitori accettano di ricoprire il ruolo di rappresentanti. Altri genitori danno vita ad iniziative altrettanto importanti, anche se difficilmente misurabili. Tuttavia essi non sono messi nelle condizioni di operare efficacemente e consapevolmente, e questo disincentiva alla partecipazione.

Vi sono difetti di informazione, di comunicazione, di accoglienza sui quali occorre discutere sia a livello centrale che periferico, nell'ottica di una organizzazione condivisa introducendo sistemi strutturati di accoglienza, informazione, comunicazione. È per questo che l'esperienza di rappresentante diventa talvolta frustrante.

È necessario quindi riqualificare il ruolo di rappresentanti dei genitori nella scuola e nel contempo continuare a diffondere, promuovere e sostenere una cultura del fare e del verificare .

Il Consiglio dell'Istituzione Scolastica Autonoma deve riappropriarsi della specificità dei propri compiti, del suo ruolo di propulsione e di indirizzo nella elaborazione del Piano dell'Offerta Formativa, in modo da essere parte attiva nella progettazione e nella valutazione dell'azione formativa; e, non ultimo, nella verifica contabile.

Gli istituti scolastici devono, quindi, essere governati da un Consiglio autorevole e consapevole, dotato di poteri rilevanti, in grado di indirizzare e bilanciare il nuovo ruolo del dirigente scolastico.

Ma perché ciò avvenga è necessario assicurare, con lo stanziamento di risorse e finanziamenti adeguati, la formazione dei genitori. Questa può essere intesa sia come auto-formazione, auto-gestita dalle associazioni dei genitori; sia come formazione integrata con le altre componenti scolastiche (purché si mantenga il ruolo propositivo delle associazioni di genitori), come momento di riflessione, ideazione, progettazione per il raggiungimento di obiettivi comuni. La formazione può essere realizzata anche attraverso specifiche ipotesi progettuali che coinvolgano agenzie formative e le Istituzioni interessate.

Lo sviluppo dell'autonomia scolastica richiede livelli superiori di programmazione che si traducano nell'attivazione di organi di governo territoriali: è in queste sedi che le componenti scolastiche si incontrano con gli Enti Locali, le forze produttive, i servizi socio-sanitari.

Devono essere previsti ambiti territoriali intermedi coincidenti con gli ambiti municipali e/o dei servizi.

In assenza di una non più procrastinabile riforma degli Organi collegiali territoriali, il CGD chiede che nell'autunno 2007 si proceda al rinnovo dei Consigli scolastici distrettuali e provinciali, come previsto dalla normativa vigente.

La funzione svolta dai Rappresentanti dei genitori negli Organi Collegiali Territoriali e di istituto deve essere riconosciuta di pubblico interesse e, come tale, incentivata almeno con permessi retribuiti.

Accanto al consiglio dell'Istituzione Scolastica Autonoma devono essere previste forme diverse e articolate di partecipazione dei genitori.

In primo luogo è necessario prevedere l'istituzione di comitati dei genitori in ogni Istituto, la cui disciplina deve essere definita da apposita normativa statale.

La funzione di rappresentanza dei genitori deve continuare a essere riconosciuta ad ogni ordine e grado di istituzione scolastica.

È utile prevedere la generalizzazione di buone pratiche attivate dalle Scuole, come ad es. la costituzione di commissioni paritetiche su problemi specifici (POF, regolamento d'istituto, carta dei servizi, organizzazione, qualità, etc.)

Visto il Titolo V della Costituzione, appare indispensabile prevedere un Consiglio Scolastico a livello regionale (con una rappresentanza di genitori e di studenti), che affianchi l'Ufficio Scolastico Regionale.

Il CGD considera positiva l'esperienza del Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori nella Scuola (FoNAGS) e di quelli regionali (FoRAGS) come organi consultivi e propositivi che valorizzano il ruolo delle Associazioni. Deve essere definito un ampio obbligo di consultazione di questi organi su tutti i problemi che riguardano la scuola ai rispettivi livelli. Deve essere garantito ovunque il regolare funzionamento a livello regionale attraverso l'esercizio di un'attività di vigilanza sugli USR da parte del Ministero.

Testo approvato dalla Segreteria Nazionale CGD il 9 dicembre 2006.

 

I documenti

Il documento finale

L'innalzamento dell'obbligo scolastico

Ordine del giorno su criminalità e risanamento sociale