Quella che oggi si apre a Castiglioncello, sulla costa della Versilia, è la quindicesima edizione di un convegno internazionale che, ogni 2 anni, rappresenta all'esterno il lavoro assiduo del Coordinamento Genitori Democratici, associazione nata con il preciso scopo di entrare nelle dinamiche di formazione dell'infanzia, in luoghi come le scuole di ogni ordine e grado, per portare forme di democrazia e di relazione con la società civile. Una associazione fortemente voluta da una compagna che quest'anno per la prima volta non sarà presente, Marisa Musu. Si avverte ancora la mancanza di questa instancabile partigiana, rimasta tale fino alla fine, che da liceale nel 1941 si era iscritta al Pci clandestino. Medaglia d'argento al valor militare, poi giornalista, militante appassionata, ha continuato ad occuparsi di chi nel mondo era privato dei diritti e soffriva di una occupazione militare come in Palestina, dedicandosi soprattutto all'infanzia. E una giornata del convegno, che si concluderà il 4 aprile, sarà dedicata interamente a lei. Ogni edizione del convegno parte da una riflessione particolare per poi aprirsi a 360° verso le tante discipline. Un punto di vista che aggettiva il bambino: violato, cattivo, bionico, s/confinato e, quest'anno s/regolato. L'uso di uno slash sta divenendo tradizione, come spazio su cui incentrare la riflessione. Fra il bambino "regolato" magari da una impostazione educativa di stampo autoritario e il bambino sregolato, senza punti di riferimento, esiste una zona da indagare, un presente problematico ma stimolante con cui è necessario confrontarsi. Angela Nava Mambretti, presidente del Cgd prova a spiegare le ragioni della scelta di quest' anno: «Il problema delle regole è quello di un mondo adulto sregolato. Della politica liberista che mangia norme e in nome della sicurezza calpesta diritti e priva le persone delle più elementari libertà. Questo è il mondo che consegniamo ai nostri figli. Figli da cui pretendiamo poi una esemplarità che non trova cittadinanza alcuna».
Una lettura politica forte che si intreccia con i grandi temi e le grandi questioni planetarie, pace, guerra, sviluppo, prospettive dell'intera umanità. Il convegno è articolato e ricco di spunti e alto il prestigio dei tanti relatori, alcuni ormai tradizionali frequentatori di Castiglioncello come Chiara Saraceno, Dario Missaglia, altri neofiti. Come al solito il binomio regole-non regole verrà scandagliato da esponenti delle più diverse discipline come filosofia e sociologia ma anche da operatori sul campo come il dottor Pino Centomani, direttore del centro giustizia minorile del Piemonte e Valle D'Aosta. Tanti poi i workshop: il convegno si rivolge infatti ad operatori dell'educazione e della formazione dei più diversi ambiti interessati non solo ad ascoltare relazioni ma ad apprendere e a confrontarsi con esperienze diverse.
La serata dedicata a Marisa Musu avrà come titolo suggestivo una frase di Gianni Rodari: "Bambini imparate a fare cose difficili", mentre la conclusione del convegno, domenica mattina è affidata ad una tavola rotonda dal titolo: "Libertà, regole, trasgressione: e gli adulti che fanno…? ": parteciperanno il parlamentare europeo Bruno Trentin, l'antropologo Massimo Canovacci, Fulvio Scaparro, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Pia Blindano, Presidente di Libera e sarà coordinata da Marino Sinibaldi. L'appuntamento è stato reso possibile anche grazie all'impegno, non solo economico, del comune di Rosignano Marittimo, di cui Castiglioncello è parte.
Stefano Galieni |