1/2005 | |
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Sulla partecipazione La partecipazione democratica dei genitori alla vita scolastica, voluta e sancita dalla legge trent'anni fa, è ormai ridotta a poca cosa. La legge di riforma degli organi collegiali territoriali non ha certo contribuito a fare chiarezza. D'altra parte le altre leggi di riforma del sistema scolastico - Berlinguer e Moratti - non hanno cancellato questo tipo di presenza. I processi d'informazione ai genitori sul loro status d'elettori-eleggibili sono ridottissimi per la formazione nelle liste di rappresentanza negli OOCC d'istituto, senza parlare di distretti scolastici e consigli scolastici provinciali. L'autonomia scolastica ha delimitato luoghi e modalità decisionali. "Sistema scolastico territoriale" è una definizione il cui significato è interpretato "ad personam". Quale ruolo può giocare il genitore interessato a seguire i propri figli nel percorso scolastico? Può rientrare nelle politiche del welfare i diritto allo studio, come lo si declina per i bambini in età evolutiva? Il cambio di titolarità sulla formazione e l'organizzazione scolastica territoriale dovuto alla modifica del titolo V della Costituzione come si attua? Qualità dell'educazione e libertà di scelta individuale della famiglia, progetti personalizzati e Pof. Valutazione ministeriale degli standard raggiunti, e il progetto educativo territoriale locale? È finita l'epoca del sistema formativo integrato scuola e territorio? Oggi chi legge i bisogni di chi, su quali indicatori, sentendo, osservando cosa? Quali input ricevono le famiglie per i loro orientamenti, la loro voce sulla scelta dei libri di testo? E l'insegnameno dell'Irc, quale dibattito muove nella scuola, e le politiche di prevenzione sanitaria e d'educazione degli stili di vita positivi: chi le decide? E l'informatica, l'inglese, a che punto sono? Il ministro Moratti promuove i Forum delle associazioni dei genitori come luogo della consultazione scuola-genitori. Ma le associazioni storiche come la nostra come si rinnovano, perché i genitori oggi non s'iscrivono al CGD? Piuttosto molto spesso nascono associazioni di genitori nelle singole istituzioni scolastiche, spesso su invito del dirigente scolastico allo scopo di ottenere finanziamenti su particolari progetti educativi. Sono formate da genitori di buona volontà, che non hanno il mandato elettivo caratteristico dei componenti degli OOCC. La partecipazione non è più un esercizio attività civica, ma l'espressione d'interessi particolari senza nessun raccordo territoriale "super partes". |