2/2005 | |
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Come costruire e realizzare un progetto Alcune indicazioni sintetiche per il gruppo di genitori che si ritrova a voler costruire un progetto In occasione dell'Assemblea nazionale del 25 giugno 2005 a Delta del Po, Perla Giagnoni ha presentato la relazione “I genitori nella scuola e nel sociale: Come costruire e realizzare un progetto”: questa è la sintesi.
Innanzittutto alcune indicazioni sintetiche per il gruppo di genitori che si ritrova a voler costruire un progetto. A. L'idea progettuale. 1. Occorre descrivere il contesto nel quale il gruppo si muove, enucleare le esigenze, ascoltare i bisogni profondi individuali e del gruppo, individuare gli interessi; non cercare di interpretare o “indovinare” gli interessi e bisogni “altrui” ma fare un'analisi dei propri: rispecchierà più fedelmente i bisogni. 2. Non emettere giudizi né valutazioni, il gruppo ha il compito di far emergere più idee possibili per rispondere ai bisogni emersi; le idee vanno tutte elencano. 3. Analizzare le proposte dal punto di vista emotivo (quali ci stimolano di più o quali ci respingono e perché...) e dal punto di vista dei limiti e delle difficoltà che incontreremo per ciascuna. 4. Si procede alla scelta tenendo conto delle analisi fatte e confrontando le possibilità di fattibilità e di riuscita delle varie proposte. 5. Trovata l'idea progettuale che soddisfa il gruppo si passa a “sbozzarla” in modo più approfondito. 6. Si scrive il progetto (massimo due pagine) rispondendo alle domande costituenti (la sequenza può variare):
B. La ricerca dei finanziamenti. Avendo una prima ipotesi di costo, occorre ricercare linee di finanziamento europee, regionali, provinciali, locali, oppure ricorrere ad autofinanziamenti; dipende dal livello d'impegno finanziario. Cercare tra gli associati qualche persona che abbia esperienza nel campo della progettazione, oppure verificare la possibilità di agire in partenariato con altre associazioni consorelle. Sulla base delle scelte e delle fonti trovate, va presentata la richiesta di contributi accompagnandola con appuntamento de visu. C. Individuare e reperire gli esperti Va sempre previsto un congruo lasso di tempo per la ricerca, il contatto con gli esperti. Alcuni vengono anche senza compenso (certo occorre pagare viaggio e ospitalità). Importante quindi organizzare l'evento con adeguato anticipo. Conviene ridefinire con l'esperto la parte del progetto che lo riguarda. D. Elaborare il progetto di dettaglio (per scritto) cercando di specificare il più possibile le voci precedenti. E. Chi fa cosa. I compiti e i tempi In base al progetto di dettaglio, si distribuiscono i compiti a ciascun componente del gruppo, specificando “chi fa cosa” e in quali tempi. Questa parte può generare conflitti nel gruppo, perché alcuni cercano di “obbligare” gli altri a prendersi impegni che non potranno mantenere. Se non vi sono forze sufficienti, il progetto può prevedere di finanziare anche l'organizzazione, affidando compiti a soggetti esterni. Va comunque chiarito che il socio che si assume volontariamente l'impegno non potrà poi sottrarsi: questo per senso di responsabilità e di rispetto verso il gruppo. F. Il progetto Continua con la realizzazione di tutte le fasi (da seguire con attenzione e nel dettaglio); G. Rendicontazione Viene concluso dalla rendicontazione, per la quale occorre, dall'inizio, raccogliere i dati e le pezze d'appoggio (fatture, notule, scontrini, ecc...); H. Documentazione Finisce con la documentazione: è sufficiente anche una breve descrizione di ciò che è stato fatto, chi ha partecipato, quali i risultati, come il gruppo valuta questi risultati e l'andamento del progetto e se si è raggiunto quello che ci si prefiggeva, le aree di criticità e se è riproponibile. I. Consolidamento Conviene sempre dare ai progetti almeno una fase di consolidamento, ossia ripeterli e riproporre le iniziative / attività / eventi per alcune volte: Vedi ad esempio il CGD nazionale con il convegno di Castiglioncello ricorrente ogni due anni dal titolo “Il bambino ......”; oppure il CGD di Prato e adesso anche della Toscana, conosciuti per il progetto “Aiutare a studiare”. |