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editoriale indagine sulla letturalibri e ragazziperche' leggereprogetto letturalibri e parolalibri e territorio 

Un piacevole compagno: il libro

Le preferenze dei ragazzi in fatto di letture

 

Nell’analisi svolta alla Duca D’Aosta (scuola primaria) emerge innanzitutto che il libro è per quasi tutti i bambini partecipanti al questionario un piacevole compagno, non solo un parallelepipedo compatto e freddo ma forse addirittura un gioco, uno strumento stimolante ed efficace per divertirsi, crescere, costruire e vivere mondi meravigliosi. I bambini hanno una grande elasticità mentale e con un piccolo accompagnamento da parte di un adulto (genitore, nonno, insegnante) realizzano facilmente che il libro è costituito da una miriade di tasselli multiformi da scomporre e ricomporre seguendo le uniche istruzioni della fantasia. Il libro è una città costruita su testi, parole, suoni e suggestioni da ascoltare, osservare e divorare e i giovani lettori si sentono liberi di tirarsi su le maniche e infilare le braccia fino al gomito dentro l’impasto della storia.

Dato l’innato e naturale esercizio della fantasia, la ricerca di emozioni, la sete di nuove scoperte, caratteristiche tipiche dei bambini dai 7 agli 11 anni, dalla ricerca in questione emerge subito la predilezione per la lettura di libri d’avventura (65%). Il gradimento è comunque alto anche nei confronti dei fumetti (intorno al 50%), che attraggano naturalmente per la vivacità della narrazione supportata dalle immagini.

Riscuotono sicuramente ancora grande successo (40%) le fiabe (soprattutto nel primo ciclo) e i racconti. Seguono poi la fantascienza (35%) e la poesia (26%).
Infine, risultano meno scelte (circa 25%) le letture con tematiche più specialistiche (storia, scienze, hobby), i giornalini (circa 22%) e, fanalino di coda, i romanzi (10%).

Più complessa ma affascinante per eventuali approfondimenti è la realtà riscontrata alla Paolo Uccello (scuola secondaria di primo grado).
Qui si entra bambini e si esce ragazzi!
E i libri? Al libro-gioco delle elementari spesso subentra il libro-dovere scolastico.
E’ così che tanti ex piccoli lettori diventano indifferenti, quando non addirittura ostili, alla lettura. Mentre nella prima infanzia i bambini sono istintivamente attratti dal libro, con la crescita si assiste spesso ad un progressivo allontanamento dalla lettura, che talvolta sfocia nel rifiuto. La perdita di passione per la lettura può coincidere però con la perdita della capacità di leggere, innanzitutto, se stessi e la realtà.

Al primo posto tra le letture scelte dai ragazzi troviamo, con la stessa percentuale di gradimento della scuola primaria (65%), i libri d’avventura forse perché le pubblicazioni di questo genere sono sempre più numerose.

Ma il dato più interessante è l’alto interesse per i giornalini (47%) di cui escono in continuazione nuovi titoli; gli editori sanno bene infatti quanta sia per gli adolescenti la sete di risposte ai problemi che si affollano sempre più nelle loro vite o quanto sia grande il desiderio di avvicinarsi apparentemente ai loro idoli, attaccando sopra il letto il poster in regalo.
Intorno o poco superiore al 30% è il gradimento nei confronti di fumetti, fantascienza , romanzi e racconti; le letture con tematiche più specialistiche (storia, scienze, hobby) raggiungono il 27% e ad un debole 8% si posizionano le fiabe. Quest’ultimo dato, comparato con quello gia analizzato dell’alta preferenza verso i giornalini, ci porta a fare alcune considerazioni sulle scelte di lettura ma soprattutto sulle ragioni del calo di interesse verso quest’ultima da parte dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado.

La sfera ideale e rassicurante del gioco, che include naturalmente i mondi altri dei libri e ama le atmosfere magiche delle fiabe, lascia spazio, a volte bruscamente, a quella più cruda del confronto con se stessi, con i propri repentini cambiamenti in cui la prima pulsione è quella di cercare sicurezze e conferme tra i propri coetanei tendendo all’omologazione. Si giustifica così la preferenza accordata ai giornalini nei quali si possono trovare gli argomenti che possano accomunare e avvicinare ai propri simili.

Maura Graziani
Educatrice del CGD Firenze