1/2006 | |
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Un piacevole compagno: il libro Le preferenze dei ragazzi in fatto di letture
Nell’analisi svolta alla Duca D’Aosta (scuola primaria) emerge innanzitutto che il libro è per quasi tutti i bambini partecipanti al questionario un piacevole compagno, non solo un parallelepipedo compatto e freddo ma forse addirittura un gioco, uno strumento stimolante ed efficace per divertirsi, crescere, costruire e vivere mondi meravigliosi. I bambini hanno una grande elasticità mentale e con un piccolo accompagnamento da parte di un adulto (genitore, nonno, insegnante) realizzano facilmente che il libro è costituito da una miriade di tasselli multiformi da scomporre e ricomporre seguendo le uniche istruzioni della fantasia. Il libro è una città costruita su testi, parole, suoni e suggestioni da ascoltare, osservare e divorare e i giovani lettori si sentono liberi di tirarsi su le maniche e infilare le braccia fino al gomito dentro l’impasto della storia. Dato l’innato e naturale esercizio della fantasia, la ricerca di emozioni, la sete di nuove scoperte, caratteristiche tipiche dei bambini dai 7 agli 11 anni, dalla ricerca in questione emerge subito la predilezione per la lettura di libri d’avventura (65%). Il gradimento è comunque alto anche nei confronti dei fumetti (intorno al 50%), che attraggano naturalmente per la vivacità della narrazione supportata dalle immagini. Riscuotono sicuramente ancora grande
successo (40%) le fiabe (soprattutto
nel primo ciclo) e i racconti. Seguono
poi la fantascienza (35%) e la poesia
(26%). Più complessa ma affascinante per
eventuali approfondimenti è la realtà
riscontrata alla Paolo Uccello (scuola
secondaria di primo grado). Al primo posto tra le letture scelte dai ragazzi troviamo, con la stessa percentuale di gradimento della scuola primaria (65%), i libri d’avventura forse perché le pubblicazioni di questo genere sono sempre più numerose. Ma il dato più interessante è l’alto
interesse per i giornalini (47%) di cui
escono in continuazione nuovi titoli; gli
editori sanno bene infatti quanta sia
per gli adolescenti la sete di risposte
ai problemi che si affollano sempre
più nelle loro vite o quanto sia grande
il desiderio di avvicinarsi apparentemente
ai loro idoli, attaccando sopra il
letto il poster in regalo. La sfera ideale e rassicurante del gioco, che include naturalmente i mondi altri dei libri e ama le atmosfere magiche delle fiabe, lascia spazio, a volte bruscamente, a quella più cruda del confronto con se stessi, con i propri repentini cambiamenti in cui la prima pulsione è quella di cercare sicurezze e conferme tra i propri coetanei tendendo all’omologazione. Si giustifica così la preferenza accordata ai giornalini nei quali si possono trovare gli argomenti che possano accomunare e avvicinare ai propri simili. Maura Graziani |