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Librerie, biblioteche, ragazzi La situazione nella periferia nord ovest di Firenze
La zona Brozzi-Le Piagge, situata alla periferia nord ovest del Quartiere 5 di Firenze, si è sviluppata come altre periferie della città: a fianco di un borgo dalle antiche tradizioni, è cresciuto un quartiere dormitorio di dimensioni maggiori del vecchio paese. Per anni la parte nuova, separata dalla vecchia da una strada di grande comunicazione, è rimasta senza luoghi di aggregazione, senza negozi, senza servizi essenziali. Non una farmacia, non un giornalaio o un tabaccaio. Dopo diversi anni è stato costruito un centro commerciale: una moderna struttura con un grande parcheggio e una piazza pedonale che è diventata il luogo di incontro degli abitanti del quartiere. Intorno alla piazza sono stati aperti numerosi negozi, un supermercato, una farmacia. Nei pressi è ora attivo un centro per i servizi socio-sanitari di buon livello. Si potrebbe dire che ora alle Piagge non manca più niente, ma non è così. Mancano ancora molte cose e fra queste manca una libreria. Come in altre periferie di Firenze, in tutto il quartiere 5 non c’è una libreria degna di questo nome; chi vuole comprare un libro o curiosare fra le pubblicazioni appena uscite deve andare nel centro della città dove nel giro di un chilometro quadrato sono raggruppate almeno quattro grandi librerie. Oggi le librerie sono luoghi molto frequentati, sono accoglienti, quasi sempre fornite di un bar interno dove sostare liberamente ai tavoli sfogliando libri che si possono acquistare o rimettere sullo scaffale senza nessuna difficoltà. I vari settori sono organizzati in aree tematiche che soddisfano le esigenze di un pubblico con interessi molto vari, di diversa provenienza e di diversa età. In ogni settore si può sostare e nessuno ti chiede di non toccare la merce esposta, anzi c’è un invito implicito a scegliere in tutta libertà e all’occorrenza si può chiedere aiuto al personale. In periferia, niente di tutto ciò, al massimo si può comprare un libro in cartoleria, si può curiosare nell’edicola sotto casa o nello scaffale del supermercato dove generalmente arriva una selezione della selezione più commerciale delle pubblicazioni uscite. E’ migliore, ma non in tutti i quartieri la situazione delle biblioteche pubbliche: come in molte città del centro e del nord del paese anche Firenze ha almeno una biblioteca di pubblica lettura in ogni quartiere oltre alle biblioteche storiche e specializzate che si rivolgono a un’utenza estremamente selezionata. Non sempre però le biblioteche di quartiere sono adeguate alle esigenze della popolazione per orari di apertura e per servizi offerti, non è sufficiente acquistare e prestare libri per rispondere ai bisogni espressi e non espressi dall’utenza potenziale di queste biblioteche. Come è detto nel documento “La lettura un’emergenza nazionale” presentato all’ultimo congresso dell’Associazione Italiana Biblioteche: “le biblioteche pubbliche devono essere il cuore di una strategia di alfabetizzazione permanente il cui scopo è quello di permettere ai cittadini di esercitare i loro diritti democratici e di ottenere le informazioni necessarie a competere nell’economia globale”. Ancora maggiore è la responsabilità dell’istituzione bibliotecaria nei confronti di un pubblico di ragazzi: “le biblioteche possono stimolare la creatività nei ragazzi, creando nei piccoli e nei piccolissimi l’abitudine e la passione per il libro e, per questa via, salvando anche l’editoria italiana. … l’investimento in cultura è l’unico che permetterà di ottenere un vantaggio competitivo tra economie sempre più indipendenti..” Il Quartiere 5 si estende su una superficie di 28 km quadrati e conta 104039 abitanti, più di quanti ne conta una città di medie dimensioni come ad esempio Terni che nel 2001 era la trentanovesima città italiana (dati pubblicati su In-formaQ5firenze, dicembre 2005). In tutta l’area sono presenti due biblioteche, la Biblioteca Buonarroti che ha sede nella prestigiosa villa Pozzolini purtroppo dislocata in una zona difficilmente raggiungibile perché separata dalle abitazioni da una grande arteria a quattro corsie, e la piccola Biblioteca dell’Orticoltura attualmente in una sede provvisoria in attesa di rientrare nella sede sto rica. A mio avviso, nessuna delle due biblioteche è in grado di rispondere alle raccomandazioni dell’IFLA relative ai Servizi bibliotecari per i giovani adulti dove, nella Sezione 2, si sostiene che “l’obbiettivo dei servizi e dei programmi è incontrare i bisogni mutevoli dei giovani adulti della comunità locale, compresi tutti i gruppi culturali e i giovani con esigenze particolari”. Questa situazione spiega i comportamenti emersi dal questionario sulle abitudini relative alla lettura espresse dai ragazzi che frequentano le scuole elementare e medie delle Piagge; come possono frequentare librerie e biblioteche che non ci sono? Come possono sviluppare la passione per il libro se la promozione della lettura, di cui tanto si parla nelle riviste specializzate e fra gli addetti ai lavori, non è adeguatamente sostenuta? Fra i bambini della scuola elementare, il 92% ha risposto si alla domanda Ti piace leggere?, purtroppo si scende al 66% fra i ragazzi delle medie. E’ inevitabile che questo percorso porti al 40% degli adulti italiani che non legge nemmeno un libro all’anno. Nella zona di Brozzi-Le Piagge, i bisogni dei bambini e dei giovani adulti enunciati dall’IFLA, sono sostenuti con molto impegno ma con pochissimi mezzi, dalle associazioni di volontariato che operano sul territorio come il CGD e il Gruppo 334 e dalle istituzioni come la scuola, il Centro Gandhi, la ludoteca La Prua, il centro giovani L’Isola. In particolare il Gruppo 334 con la biblioteca popolare Il Torrione che, se adeguatamente sostenuta, potrebbe diventare un punto di riferimento per iniziative di promozione della lettura in collaborazione con il CGD che in questi ultimi anni ha raccolto presso la Prua un piccolo patrimonio di libri per ragazzi e bambini anche in età prescolare. Dina Pasqualetti |