torna alla home page Genitori Come 1/2002
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il bambino sconfinato

Confini semantici e confini d’appartenenza: rappresentazioni sociali in gruppi di adolescenti

Giancarlo Tanucci, professore di Psicologia della formazione e orientamento scolastico e professionale, Università la Sapienza, Roma

 

Il relatore, Giancarlo Tanucci dell’Università di Roma, nel suo intervento ha ribadito che le persone apprendono per categorie, processo mentale che non va confuso con la stereotipizzazione: non possiamo quindi esimerci dal categorizzare (trovare le uniformità nelle diversità) mentre dobbiamo esimerci dal costruire stereotipi che porterebbero alla formulazione dei pregiudizi.
Il processo di categorizzazione è basato sui valori, i significati culturali e le rappresentazioni della società in cui si attua e va al di là della classificazione dell’informazione. Le strutture di cui si compone si sovrappongono in maniera gerarchica.
Gli individui assumono sistemi categoriali tratti - nell’origine e nella configurazione - dall’espressione dei propri bisogni e valori.
Il relatore passa a descrivere i termini della ricerca effettuata sulla percezione (vicinanza lontananza) verso gli stranieri:
Sono stati interessati 96 alunni di Scuola Media Inferiore
Metodologia
Attribuzione di aggettivi, rispetto al sesso, alla provenienza, alla religione professata, alla classe sociale e all’età, combinati tra loro secondo una schema di incrocio tra le seguenti categorie considerate

Sesso - (uomo/donna) ;
Provenienza - (comunitario/extra-comunitario)
Religioni - (cattolica/islamica)
Classe sociale - (alta/media/bassa)
Età per Sesso - (bambino/bambina - ragazzo/ragazza)

L’ inchiesta come l’esperienza di drammatizzazione e di ‘role playng’ condotta alla ‘Pantanella’ per conoscere meglio la realtà degli stranieri presenti sul nostro territorio, ha portato come conseguenza il rafforzamento degli stereotipi e quindi il sentimento di lontananza dagli extracomunitari.
In definitiva il processo di costruzione degli stereotipi si sviluppa a partire dal grado di attivazione che la categorizzazione originaria ha sugli incroci di appartenenza realizzati.
Per smontare i pregiudizi nati dalla stereotipizzazione occorre effettuare il percorso inverso dal generale al particolare: conoscere l’altro come individuo e non come esempio di uno stereotipo.
Dal punto di vista pedagogico si tratta di ripartire dal modo di costruire le categorie originarie di giudizio. Quindi non ragionare su un fatto ma sulla sua costruzione / causa.